Per tutti coloro che fossero interessati a capire alcune delle novità introdotte dalla nuova legge di stabilità, ho riportato qui di seguito un interessante documento che chiarisce, seppur schematicamente, i punti salienti della nuova legge considerando anche gli effetti che si presume ci saranno sul nostro comune.

ESENZIONI E AGEVOLAZIONI IMU E TASI.

⁃ Abolizione della TASI sull’abitazione principale e sulle abitazioni assimilate. L’agevolazione è a favore sia dei proprietari, sia degli inquilini, anche se quest’ultima fattispecie non era applicata nella gran parte dei comuni. Tra le “assimilate” che godranno dell’esenzione ci sono le cooperative edilizie a proprietà indivisa, le abitazioni gestite e assegnate da ATC per fini sociali, le abitazioni in uso ai militari, le abitazioni assegnate al coniuge separato
⁃ Esenzione IMU sui terreni agricoli
⁃ Riduzione del 50% dell’IMU dovuta per gli alloggi dati in comodato d’uso a parenti di 1° grado che la utilizzano come abitazione principale. L’agevolazione è molto restrittiva perchè può essere accordata solo se il contratto è registrato e solo a chi possiede un solo immobile, oppure a chi possiede due immobili purché situati nello stesso comune del parente (comodante). In conseguenza di tale norma si eliminano le eventuali esenzioni previste per l’IMU nel corso del 2015 (ad esempio, a Collegno era stata prevista l’esenzione IMU a favore dei proprietari con isee < 15.000)
⁃ Riduzione del 25% dell’IMU e della TASI per immobili locati a canone concordato. Nel corso del 2015 il Comune di Collegno aveva già previsto un’aliquota agevolata del 4 per mille, che dal 2016 scenderà al 3 per mille.
⁃ Possibilità per i proprietari dei fabbricati industriali di rivedere la rendita in catasto, dovuta a modifiche strutturali o di utilizzo. Di fatto, viene accordata una nuova agevolazione tributaria perché la revisione delle rendite si potrà effettuare fino a giugno, con decorrenza retroattiva dal 1° gennaio.

– Si verificherà il blocco degli aumenti dei tributi locali.

RISORSE IN BILANCIO

Per la prima volta dopo anni non si prevedono tagli insostenibili a carico dei comuni e viene garantita l’invarianza di risorse disponibili rispetto al 2015.

Restano però alcune perplessità sulla portata di alcune disposizioni. Infatti, per far fronte alla perdita di gettito conseguente alle esenzioni tributarie introdotte dal 2016 viene stanziato un fondo complessivo di 3.767,45 milioni di euro (che incrementerà il Fondo di solidarietà comunale), ma non vi è la certezza che tale fondo sia sufficiente per far fronte alle esigenze (perdite di gettito) di tutti i comuni. Inoltre non sono note le modalità di ripartizione delle risorse tra tutti i comuni e resta l’incertezza delle somme da iscrivere a bilancio.

SBLOCCO PATTO DI STABILITA’

Per la prima volta dopo anni non si applicherà più il Patto di Stabilità. Viene introdotto un nuovo parametro definito “saldo di competenza potenziata”, calcolato come differenza tra le entrate e le spese finali in termini di competenza (accertamenti ed impegni).

Ciò comporta la possibilità dei Comuni di “spendere” senza limitazioni in termini di liquidità, anche se sono comunque in vigore limiti all’utilizzo dell’avanzo ed alla stipula di nuovi mutui.

Nel Comune di Collegno abbiamo stimato lo “spazio” per l’utilizzo dell’avanzo e la stipula di nuovi mutui sarà di circa 3.500.000.

La novità per il 2016 (e solo per il 2016!) è rappresentata dalla possibilità di finanziare spese di investimento finanziate con il fondo pluriennale vincolato (FPV). Questa agevolazione è senz’altro impattante: è la prima volta, infatti che i pagamenti di opere di investimento finanziate in passato non si riflettono negativamente sul bilancio. Le criticità di tale disposizione sono legate alla sua eccezionalità (perché l’agevolazione non è prevista per gli anni dal 2017 in poi) ed alla necessità che gli investimenti siano stati attivati entro il 31.12.2015. Il Comune di Collegno ha svolto un grande lavoro di squadra per riuscire a rientrare in questa finestra: nel corso del 2015 sono state appaltate opere per 3.100.000 euro (molte delle quali nell’ultima parte dell’anno) e oggi potrà godere dei vantaggi previsti. Molti enti però non hanno avuto modo di rientrarvi.